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progetti accademici · caterina ellero

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progetti accademici · caterina ellero

13 gennaio 2015
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lanvin home collection

nome: Caterina Ellero corso frequentato: Interior Design · Corso Trienbale · Undergraduate scuola: Milano School of Design paese di provenienza: Italia - Svezia   Caterina Ellero attualmente lavora come interior designer e GC artist  presso lo studio ParisRender di Bologna. Nata in Svezia e naturalizzata in Italia, ha sempre coltivato numerosi interessi a livello accademico, dalla musica al fashion design, motivata da una forte propensione alle componenti artistiche e guidata da un vivace spirito creativo. Emersa la passione per il design, Caterina Ellero decide di iscriversi al corso triennale in Interior Design di Istituto Marangoni Design School a Milano e si diploma cum laude nell’anno accademico 2013/2014. Nella realizzazione del progetto curriculare “Lanvin Home Collection”, Caterina Ellero ha coniugato il suo innato talento artistico con le tecniche apprese durante i suoi anni di appassionato studio. Lo studio è una reinterpretazione del famoso brand Lanvin, dove asimmetrie, decorazioni e attenzione al dettaglio sono stati magistralmente armonizzati in un interior design non convenzionale e visionario applicato ad una residenza. Il progetto curriculare di Caterina Ellero è ispirato al Sogno, tema molto caro alla maison parigina e perfettamente connesso al gusto per l’effimero della nostra partecipante. Materiali come la resina, il cristallo e l’acciaio sono stati utilizzati per realizzare gli elementi strutturali, mentre il travertino e il gesso, contrapposti alla purezza basica dei primi, conferiscono tridimensionalità alle superfici degli interni. Gli ambienti si articolano attorno ad una struttura centrale in cristallo, molto simile, concettualmente, ad un tempio protettivo. L’area privata per eccellenza dell’abitazione è racchiusa in un mezzanino ricavato nel loft da cui si scorge, in prospettiva, una doccia emozionale. Il risultato è un ambiente originale e solo apparentemente indefinito, perfettamente in linea con le regole del gioco di Lanvin. Uno spazio dove si può sognare, dove la prospettiva non segue le regole che le sono proprie, dove trasparenze e riflessi si intersecano in un incantato gioco di luci e ombre.