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Il futuro è a maglia: è iniziata la Knitwear Revolution

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Il futuro è a maglia: è iniziata la Knitwear Revolution

Perché la maglieria sta diventando la frontiera più innovativa e sostenibile della moda — e come una nuova generazione di designer ne sta plasmando il futuro.
03 luglio 2025
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Cosa rende oggi la maglieria il nuovo oggetto del desiderio di designer, brand e fashion lover? La risposta è semplice: un solo gesto creativo, riesce a riunire tutti i valori chiave del presente. È fluida, inclusiva, personalizzabile, profondamente legata alla manualità ma anche aperta all’innovazione tecnologica. E, soprattutto, è sostenibile. 

La maglieria favorisce in modo naturale pratiche produttive a basso impatto ambientale”, spiega Carlotta Sadino, Fashion Design Programme Leader e coordinatrice del Master in Fashion Design for Knitwear Innovation che sarà lanciato il prossimo settembre presso Istituto Marangoni Milano. “Permette la realizzazione di capi direttamente in forma, evitando gli sprechi legati al taglio da tessuto, con una riduzione drastica degli scarti, spesso vicina allo zero”. 

Ma non si tratta solo di questo. La maglia si presta perfettamente a produzioni locali, su piccola scala, facilitando la personalizzazione e integrando filati innovativi e responsabili: fibre riciclate, miscele biodegradabili o lana biologica. In un’epoca in cui la tracciabilità è cruciale, permette al consumatore consapevole di sapere con precisione la provenienza dei materiali e il processo con cui sono stati realizzati i capi, garantendo un processo trasparente e rispettoso dell’ambiente. 

Dal punto di vista ambientale, è una scelta virtuosa: richiede meno risorse, ha un ciclo produttivo energeticamente efficiente e ha un'impronta di carbonio inferiore rispetto ai metodi tradizionali che la inseriscono perfettamente nella logica dell’economia circolare. Non a caso, oggi è considerata uno degli esempi più efficaci per ridurre l’impatto ambientale della moda. 

KNITWEAR: uno spazio per la creatività e le competenze tecniche 

Accanto al suo valore etico e tecnico, però, la maglieria continua a essere un territorio fertile per la creatività. Grazie alla sua capacità di adattarsi al corpo, modellarne le forme, rispondere alla personalizzazione e soddisfare il crescente desiderio di comodità, apre spazi di sperimentazione che vanno ben oltre il classico pullover.

Oggi è un linguaggio espressivo con cui i designer possono raccontare storie, evocare emozioni, esplorare nuove funzioni e immaginare silhouette inedite. Dal casual al loungewear fino al red carpet: la rivoluzione è solo all’inizio. Eppure, è ancora un campo poco affollato. Pochi sono gli studenti specializzati in questo ambito, e proprio per questo le opportunità professionali non tardano ad arrivare. I nostri allievi lavorano a stretto contatto con grandi brand del settore, su progetti reali, sviluppando le collezioni dalla fase creativa a quella tecnica”, aggiunge Carlotta Sadino. Li formiamo non solo sul design, ma anche sulle competenze fondamentali per creare maglieria contemporanea, integrando lapprendimento di pratiche sostenibili e tecnologie emergenti. 

In un panorama in continua trasformazione, la maglia non è più una categoria stagionale o accessoria. È un universo ricco di possibilità, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico in cerca di capi affascinanti, durevoli e responsabili. E per chi la sa interpretare, knitwear rappresenta il futuro del fashion design. 

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