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Milano la scuola di moda

Un incontro esclusivo tra tradizione italiana e moda contemporanea

Studiare moda all’Istituto Marangoni Milano significa immergersi nella tradizione della primissima sede dell'istituto, fulcro della moda italiana contemporanea e del prêt-à-porter. Gli studenti avranno l'opportunità di esplorare la cultura del “Made in Italy” e le ultime tendenze, ispirate a un'attenta ricerca e sperimentazione e in grado di unire il lusso artigianale e la cura dei dettagli a effetti sorprendenti. Forti di una lunga esperienza e di un atteggiamento creativo e lungimirante nei confronti del design come del business, la città e la scuola hanno raggiunto una posizione di spicco nel panorama della moda internazionale. Gli studenti di IM Milano prendono parte a progetti speciali sviluppati con maison prestigiose, un'esperienza inestimabile che li aiuterà ad accedere alla fase successiva del loro viaggio nel mondo della moda.

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CORSI ACCADEMICI E ORIENTAMENTO
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Scopri un mondo di possibilità creative presso Istituto Marangoni Milano, dove ti aspetta una fusione di creatività ed esperienza nei settori del fashion design, del fashion business, del fashion styling e delle fragranze e cosmetica.

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Alumni Marangoni ai vertici del lusso: chi sono e dove lavorano?

Ci sono le star, i direttori creativi, cui nomi sono famosissimi. E poi ci sono i professionisti che lavorano dietro le quinte: certamente meno noti, ma fondamentali. Orchestrano strategie, definiscono l’identità dei brand, guidano visioni creative. In entrambi i casi, sempre più spesso, spiccano gli Alumni di Istituto Marangoni Milano. 

Studiare in Istituto Marangoni Milano significa entrare in una community globale di creativi e manager accomunati da un cursus solido, enfatizzato da un approccio internazionale e il supporto di Mentor di altissimo profilo. Una formazione che dà accesso ai posti più ambiti del settore. 

La lista dei professionisti Alumni di Istituto Marangoni Milano si arricchisce ogni anno. 

Da Marangoni a Versace e Miu Miu 

Tra le nomine più recenti e prestigiose spicca quella di Dario Vitale, diplomato nel 2006 al corso quadriennale di Fashion Design. Quest’anno è stato nominato Chief Creative Officer di Versace, coronando un percorso d’eccellenza iniziato da Dsquared2 e proseguito da Bottega Veneta, sotto la guida creativa di Tomas Maier. Nel 2010 è entrato nel Gruppo Prada, dove nel 2023 ha ricoperto il ruolo di Director of RTW Design & Image per Miu Miu, fino alla sua attuale posizione in Versace. A prendere il suo posto da Miu Miu è un’altra “marangoniana”, Francesca Nicoletti, I’M Alumna del corso di Laurea Triennale in Fashion Design, oggi Design Director del brand. 

Gli Alumni ai vertici della moda 

Altre perle che hanno segnato lo sviluppo della moda di questi ultimi anni includono anche: Alessandro Sartori (diploma nel 1989), ha lavorato da Berluti ed è attualmente il Direttore Artistico di ZEGNA; Andrea Pompilio (diploma nel 1995), dal 2017 Direttore Creativo del marchio-cult sportivo Onitsuka Tiger; Alessandra Facchinetti (diploma nel 1994), con esperienze in Miu Miu, Gucci, Moncler e Valentino. 

Ma ci sono anche posti più atipici. L’eclettismo coltivato sui banchi di Marangoni Milano apre le porte anche a traiettorie meno convenzionali, pur sempre ancorate all’universo del lusso. E’ il caso di Rocco Iannone, diplomatosi nel 2006, oggi Creative Director di Ferrari di cui firma le collezioni di abbigliamento e di accessori per la Donna, per l’Uomo e per il Bambino e coordina l’immagine di tutti i progetti di Brand Diversification. Con lui a Ferrari un’altra Alumna di Istituto Marangoni Milano, Caitlin Ni Chathain, come Head of Communication del Lifestyle. 

Le professioni degli Alumni nel Fashion System

Ci sono anche talenti della scuola di Milano che hanno fondato il proprio brand imponendosi come nuove voci del panorama creativo, come Julie de Libran, che sfila durante la couture di Parigi e Giulia Ambrosio, co-founder di The Attico. 

Molti altri Alumni, invece, occupano posizioni-chiave in aree strategiche del fashion business, contribuendo al successo delle maison, pur rimanendo spesso dietro le quinte. È sono il caso di: Chiara Zampini, diplomatasi nel 2012, oggi Director of Global Events di Bottega Veneta ; Cornelia Anghelescu, specializzatasi nel  retail dei brand di lusso, è Global E-commerce & Omnichannel Director da Tom Ford; Stephanie Pinda è diventata Senior Merchandising Manager da Versace ; Chadidja Barkat è stato assunta dal grande gioielliere francese Boucheron come Brand Director per il Middle East  

L’hospitality come nuova frontiera del lusso 

Nuovi sbocchi si aprono anche nel settore oggi molto richiesto dell’hotellerie di lusso, in grande espansione, che condivide con il fashion valori, estetica e strategie di brand. Una direzione nella quale Istituto Marangoni Milano sta puntando, al punto che nel prossimo ottobre lancerà il nuovo Master in Fashion Luxury and Brand Management for Hospitality. Un’evoluzione naturale per una scuola che già oggi conta tra i suoi Alumni figure di spicco nel settore. Chissà, forse uno dei prossimi Mentor sarà proprio uno di loro…Fabio Peloia, che si è diplomato in Fashion Management & Brand Strategies nel 2009, oggi è Director of Global Sales, Marketing and Distribution per gli hotel e resort Bvlgari. Un posto prestigioso che mostra quanto oggi i settori della moda, dell’ospitalità e del lusso in generale siano strettamente legati e convergano verso un ecosistema integrato, in cui creatività, management e visione internazionale sono gli strumenti vincenti. 

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Il futuro è a maglia: è iniziata la Knitwear Revolution

Cosa rende oggi la maglieria il nuovo oggetto del desiderio di designer, brand e fashion lover? La risposta è semplice: un solo gesto creativo, riesce a riunire tutti i valori chiave del presente. È fluida, inclusiva, personalizzabile, profondamente legata alla manualità ma anche aperta all’innovazione tecnologica. E, soprattutto, è sostenibile. 

La maglieria favorisce in modo naturale pratiche produttive a basso impatto ambientale”, spiega Carlotta Sadino, Fashion Design Programme Leader e coordinatrice del Master in Fashion Design for Knitwear Innovation che sarà lanciato il prossimo settembre presso Istituto Marangoni Milano. “Permette la realizzazione di capi direttamente in forma, evitando gli sprechi legati al taglio da tessuto, con una riduzione drastica degli scarti, spesso vicina allo zero”. 

Ma non si tratta solo di questo. La maglia si presta perfettamente a produzioni locali, su piccola scala, facilitando la personalizzazione e integrando filati innovativi e responsabili: fibre riciclate, miscele biodegradabili o lana biologica. In un’epoca in cui la tracciabilità è cruciale, permette al consumatore consapevole di sapere con precisione la provenienza dei materiali e il processo con cui sono stati realizzati i capi, garantendo un processo trasparente e rispettoso dell’ambiente. 

Dal punto di vista ambientale, è una scelta virtuosa: richiede meno risorse, ha un ciclo produttivo energeticamente efficiente e ha un'impronta di carbonio inferiore rispetto ai metodi tradizionali che la inseriscono perfettamente nella logica dell’economia circolare. Non a caso, oggi è considerata uno degli esempi più efficaci per ridurre l’impatto ambientale della moda. 

KNITWEAR: uno spazio per la creatività e le competenze tecniche 

Accanto al suo valore etico e tecnico, però, la maglieria continua a essere un territorio fertile per la creatività. Grazie alla sua capacità di adattarsi al corpo, modellarne le forme, rispondere alla personalizzazione e soddisfare il crescente desiderio di comodità, apre spazi di sperimentazione che vanno ben oltre il classico pullover.

Oggi è un linguaggio espressivo con cui i designer possono raccontare storie, evocare emozioni, esplorare nuove funzioni e immaginare silhouette inedite. Dal casual al loungewear fino al red carpet: la rivoluzione è solo all’inizio. Eppure, è ancora un campo poco affollato. Pochi sono gli studenti specializzati in questo ambito, e proprio per questo le opportunità professionali non tardano ad arrivare. I nostri allievi lavorano a stretto contatto con grandi brand del settore, su progetti reali, sviluppando le collezioni dalla fase creativa a quella tecnica”, aggiunge Carlotta Sadino. Li formiamo non solo sul design, ma anche sulle competenze fondamentali per creare maglieria contemporanea, integrando lapprendimento di pratiche sostenibili e tecnologie emergenti. 

In un panorama in continua trasformazione, la maglia non è più una categoria stagionale o accessoria. È un universo ricco di possibilità, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico in cerca di capi affascinanti, durevoli e responsabili. E per chi la sa interpretare, knitwear rappresenta il futuro del fashion design. 

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I'M MENTORS

I Mentor rappresentano un punto di riferimento strategico per i futuri talenti della moda, nonché fonte di ispirazione e guida per stimolare gli studenti ad affinare le loro capacità.

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