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Che cos'è la moda?

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Che cos'è la moda?

La visione di 10 tra i fashion designer italiani che hanno fatto la storia del lusso Made in Italy
20 dicembre 2021
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Tra moda e costume.

L’enciclopedia Treccani definisce la moda come: “Fenomeno sociale che consiste nell'affermare, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, modelli estetici e comportamentali”. Modelli estetici che contribuiscono a rendere riconoscibile la cultura che esprimono. Il termine moda deriva dal latino modus, che significa maniera, norma, regola, melodia, modalità, ritmo, tono. Da queste parole i designer hanno interpretato collezioni e accessori, diventando icone del costume.

Il mondo contemporaneo.

Parlare di moda oggi, significa considerare l’impatto che i mezzi di comunicazione hanno sul fashion system: il web ha reso desiderabile un mondo elitario. Le passerelle sono uno spettacolo democratico, chiunque può seguire gli show da smartphone ed emozionarsi in tempo reale. Un’evoluzione incredibile se consideriamo da dove la moda, in particolare quella italiana, nasce.

Il made in Italy.

Tra le ragioni del successo della moda italiana dobbiamo sottolineare le eccellenze artigianali, la tradizione sartoriale e i materiali pregiati. Gli stilisti sono diventati interpreti del Made in Italy, rendendolo sinonimo di eccellenza e qualità. Un legame che ripercorriamo attraverso varie epoche e visioni di 10 tra i fashion designer italiani di successo.

  1. Elsa Schiaparelli: la divina couture. Fece sua la necessità dell’universo femminile di abbandonare le convenzioni degli anni 30’ per vestire le donne con abiti comodi. Fu la prima ad applicare la zip e usare un particolare colore rosa ispirato ad un gioiello Cartier, il celebre “rosa Schiaparelli”.
  2. Walter Albini: fondatore del prêt-à-porter. La maniacale attenzione ai dettagli, la visione lungimirante nel capire che la moda è uno stile di vita, hanno fatto di questo genio italiano il precursore della moda moderna. Per lui fu coniato il termine stilista nel 1970.
  3. Krizia: l’eleganza milanese. La stilista ha rivoluzionato la moda con la semplicità di linee eleganti e capi accessibili. Stampe animalier e con frutta gigante, sono diventati icone di stile rompendo gli schemi del mondo conformista degli anni 60’ per essere ancora oggi materiale d’ispirazione.
  4. Miuccia Prada: curiosità e libertà intellettuale. La moda come espressione culturale, che guarda alla femminilità come estrosa possibilità di scelta. La classe di essere donne emancipate, imperfette, ma coscientemente presenti ai loro desideri.
  5. Ottavio Missoni: campione di stile e creatività. Colore e materia, filosofia e viaggi. Un concept che ricorre nelle righe attraverso il tempo per una visione mai uguale a sé stessa. Proprio attraverso queste righe si cela la creatività audace che ragiona fuori dagli schemi e restituisce l’essenza della moda per Missoni.
  6. Valentino Garavani: l’alta moda italiana. Il couturier che ha disegnato i contorni dell’eleganza, lo spirito italiano che ha trovato nella bellezza la sintesi di ogni declinazione nei capi generati. Il red Valentino è lo charme che ha guidato le collezioni iconiche destinate all’eternità.
  7. Gianni Versace: rivoluzione sartoriale. Versace è stato il riferimento culturale degli anni 80’ e 90’. Eclettica visione in collezioni che congiungono elementi spaziali e temporali distanti tra loro. La donna diventa glamour, sexy, padrona della propria sensualità. Con Versace nasce il concetto di top model come icona ideale di femminilità.
  8. Giorgio Armani: stile, classe ed eleganza. Re Giorgio, la moda che si fa promotrice dell’eleganza. La costante ricerca della perfezione per adattare le creazioni al tempo della narrazione e non rimanere allocate alla nostalgia. Il Blu Armani ha fatto la storia, legandosi all’allure milanese.
  9. Alberta Ferretti: femminilità contemporanea. La metamorfosi femminile ha saputo parlare alle nuove generazioni con classe e garbo. Il saper fare artigianale e la tradizione sartoriale sono diventati tratti distintivi della Maison, proponendo capi leggeri dalle stoffe vestibili per donne sempre più contemporanee.
  10. Alessandro Michele: la bellezza come contaminazione. Quando è arrivato da Gucci nel 2015 ha applicato una filosofia semplice: la bellezza è imperfezione. Così ha plasmato la Maison con l’audacia della ricerca, l’inclusività delle materie, l’amore per il vintage. Una conquista senza freni della Generazione Z.

Visoni che hanno contribuito a rendere la moda un incantesimo perfetto tra arte e business. Modelli e Designer ai quali si sono ispirati molti Alumni celebri di Istituto Marangoni nella loro visione significante della moda.

 

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