La risposta si trova in Istituto Marangoni Method(s), ovvero nell'introduzione di una filosofia didattica incentrata sulla forma e sul volume.
Il termine "Method(s)" non si riferisce a un sistema rigido, ma ad una pratica plurale, flessibile ed in continua evoluzione. È il risultato di una ricerca continua, di sperimentazione e codificazione.
Molto prima che la moda si industrializzasse, questo approccio trattava i cartamodelli come progetti dettagliati, gli abiti come progetti di disegno e l’atelier come uno spazio di creatività e innovazione.
Ciò che iniziò negli anni ’30 come un’artigianalità meticolosa si trasformò presto in un nuovo linguaggio. I primi manuali di modellistica documentano questa trasformazione: da creazioni uniche ad un sistema di costruzione.
La moda non era più solo arte o tecniche artigianali. Divenne progettazione: la capacità di immaginare su larga scala, di ripetere la bellezza, di tradurre una visione in processo.
In questo panorama in evoluzione, emerse una nuova figura: il fashion designer. Questo ruolo creativo non si limita a creare abiti, ma immagina silhouette, proporzioni, gesti.
Prima che la fotografia definisse l’immagine della moda nel dopoguerra, l’illustrazione era il mezzo che ne catturava davvero l’essenza — immediata, espressiva, intima. Mentre molti si allontanavano dal disegno, Istituto Marangoni ne ha preservato il valore, abbracciandone con fiducia e chiarezza il potere creativo.
Francesco Fioretto (Direttore Education, Research & Academics di Istituto Marangoni) afferma:
“In un momento in cui si diceva che l’illustrazione di moda fosse obsoleta, Istituto Marangoni ha scelto una strada propria, preservando il ruolo del disegno di moda. Perché era (e lo è ancora) la forma più rapida di comunicazione e valutazione delle idee.”
Il disegno, qui, va oltre la funzione — diventa filosofia. Un modo di pensare, di dare forma alle idee, di incarnare un’identità. Marangoni Method(s) non ha mai rappresentato un insieme di regole rigide, ma pluralità. Nato da una continua ricerca e sperimentazione, questo Metodo riflette un’apertura verso il mondo — una curiosità che accoglie il cambiamento e la contraddizione.
Con la crescita del sistema moda — attraverso riviste, editoria e progettazione grafica — anche il Metodo si è evoluto. I disegni tecnici sono diventati strumenti di narrazione. La forma e il volume hanno iniziato a sovrapporsi a racconto ed emozione.
Per Istituto Marangoni, la formazione nella moda significa comprendere la moda non solo come prodotto, ma come messaggio, come movimento, come significato.
Non è un Metodo chesemplicemente si studia. È un Metodo che si vive. Invita a lanciarsi nell’ignoto e a trasformare ogni atto creativo in un’espressione chiara della propria visione.
Oggi, questa esperienza vissuta va oltre l’aula: il Metodo Marangoni è pensato anche per l’apprendimento digitale, con corsi dedicati nella Virtual School e la creazione di spazi immersivi nel Metaverso. I corsi più recenti rispondono direttamente alle esigenze del settore, aprendo percorsi verso ruoli e discipline emergenti che l’educazione tradizionale spesso trascura, mentre l’ambito professionale si arricchisce con corsi specializzanti per professionisti esperti che desiderano acquisire nuove competenze specifiche.
“Il nostro scopo è trovare il coraggio di lanciarsi in qualcosa di nuovo e viverlo fino in fondo. Fare di ogni gesto una filosofia, un modo per dare forma a una visione. E soprattutto, coltivare un approccio multidisciplinare che ci renda articolati, mai banali, sempre ricchi di sfumature. All’Istituto Marangoni, l’approccio si fonda su apertura e possibilità: ciò che conta non è soltanto avere gli ingredienti giusti, ma imparare a mescolarli per creare qualcosa di unico e personale.»” – Francesco Fioretto (Direttore Education, Research & Academics, Istituto Marangoni)
Con ogni nuova generazione di studenti, il Metodo Marangoni si evolve continuamente, radicato nella tradizione, ma sempre proiettato verso il futuro.
Non è solo un metodo, ma un modo di pensare. Parte dalle mani, passa per il cuore e diventa un linguaggio che può essere indossato dal mondo.