La prestigiosa casa d’aste Phillips ha scelto di collaborare con gli studenti del Master in Arts Management di Istituto Marangoni Firenze per uno speciale Industry Project, dando loro la possibilità di lavorare come curatori per un'asta di arte contemporanea.

In qualità di principale piattaforma mondiale per il commercio di opere d’arte, Philips non solo si occupa di acquisto e vendita di arte contemporanea, design, gioielli, orologi e fotografia, ma fornisce anche consulenza professionale a clienti privati e aziende in merito a vendite, mostre, partnership museali, perizie, stime e altri servizi finanziari.

Divisi in due gruppi, gli studenti hanno lavorato concentrandosi sul brief dato loro da Margherita Solaini, Associate Director del dipartimento 20th Century & Contemporary Art della casa d’aste: le donne del mondo dell’arte. 

Entrambi i gruppi hanno lavorato, oltre che sul concept dell’aste e sulla ricerca delle artiste da coinvolgere e delle loro opere, alla conseguente determinazione dei prezzi di ogni lotto in asta, alla ricerca della location per l’esposizione dei lotti, all’allestimento della mostra, all’event planning e alla strategia di comunicazione e marketing.

Il concept alla base della selezione delle opere per l'asta “New Rules”, curata da Kristina Bramenko, Jonathan Paonetti, Cecilia Perozziello e Yu Ze, ruota intorno alla percezione femminile dell'ordine mondiale. Un'asta in cui vengono raccolte opere d'arte create da artiste donne che reinterpretano i dipinti surrealisti e cubisti realizzati dai maestri uomini che hanno dominato la storia dell'arte del secolo precedente, affrontando l'abuso di potere maschile e risvegliando coscienza, connessione con la natura, saggezza e intuizione.

“That's what she said”, curata da Sol Cànovas Del Castillo, Trishla Jain, Zoe Kooren e Massimo Romanelli, è un'asta dedicata alle opere di 24 artisti emergenti o mid-career che crea un dialogo tra lo sguardo maschile e quello femminile sulle donne ed esplora come stereotipi, sessualità, umorismo o persino dichiarazioni politiche sulla figura femminile e altri argomenti correlati siano visti e considerati da un punto di vista femminile. 

"That’s what she said", infatti, è uno slogan che si trova nel dizionario inglese urban che estrae dal contesto affermazioni innocenti o regolari e le trasforma in modo che sembrino sessuali o oscene. 

Scorri la gallery per scoprire una selezione delle opere presentate in entrambi i cataloghi.

Visualizza la gallery

Istituto Marangoni Firenze & Phillips