Hospitality Couture
Hospitality Couture
C’è un nuovo linguaggio che sta riscrivendo le regole del lusso. Non si trova sulle passerelle, ma negli hotel più iconici del mondo. È la grammatica dell’Hospitality contemporanea, un universo dove il design diventa storytelling, il servizio diventa esperienza, e il brand è un vero e proprio sentire.
Negli ultimi anni, moda e hotellerie si sono avvicinate fino quasi a confondersi: un incontro naturale tra due mondi ossessionati dalla cura del dettaglio, dal culto dell’estetica e dall’arte dell’esperienza. Oggi gli hotel non sono più luoghi in cui dormire, ma spazi da indossare.
Dai front row alle lobby dorate
L’Italia, patria dell’eleganza e del know-how sartoriale, guida questa rivoluzione. Bulgari, Armani, Versace: nomi che evocano silhouette, materiali e collezioni, ma che oggi raccontano anche suite, spa, resort e roof-top bar con la stessa coerenza estetica delle loro linee prêt-à-porter, non solo a Milano ma in tutto il mondo.
Parallelamente, i colossi del lusso, come LVMH, sono entrati nell’hotellerie con la stessa determinazione con cui curano i loro brand più iconici. Il risultato è una nuova idea di soggiorno: esclusivo, immersivo, personalizzato.
Un’esperienza couture, cucita su misura.
I protagonisti dell’accoglienza deluxe
In questa fusione tra stile e ospitalità, esistono figure professionali che sanno muoversi tra creatività, strategia e cultura del brand con la stessa naturalezza con cui un direttore creativo costruisce una collezione.
Brand Manager
Lavorano come custodi del DNA dell’hotel. Tengono tutto insieme: tono di voce, colori, rituali, profumi, atmosfera. Sono i brand whisperer dell’hotellerie contemporanea.
Customer Experience Manager
La loro missione? Far sentire il cliente protagonista di un racconto esclusivo. Sono i registi delle esperienze e delle emozioni, capaci di trasformare ogni dettaglio in un ricordo.
Social Media Manager
Sono gli storyteller dell’era digitale, quelli che trasformano l’hotel in un palcoscenico sempre acceso. Con un occhio allenato ai trend e l’altro puntato sui desideri—anche quelli inespressi—della community, traducono l’identità del brand in immagini, parole e conversazioni capaci di viaggiare veloci.
L’hospitality come nuovo fashion playground
Il lusso, oggi, non è più soltanto un prodotto, ma un’esperienza completa: immersiva, multisensoriale e profondamente coinvolgente. In questo scenario, l’hospitality—sempre più intrecciata con il mondo del fashion e delle nuove forme di espressione estetica—è diventata il terreno ideale per sperimentare linguaggi visivi, storytelling, identità del brand e creatività, gli stessi elementi che da sempre definiscono l’universo della moda.
Vibrante, internazionale e in costante evoluzione, questo settore adotta un linguaggio fatto di visione, emozione e contenuti, pur mantenendo la concretezza e la strategia tipiche dell’impresa: il nuovo fashion playground per chi cerca un futuro allo stesso tempo sofisticato e ambizioso.
Istituto Marangoni Milano: dove nascono i nuovi talenti del lusso esperienziale
Non sorprende che si aprano nuove opportunità nel settore dell’hotellerie di lusso, sempre più in espansione e sempre più vicino al fashion. Una direzione nella quale Istituto Marangoni Milano ha scelto di investire con decisione.
Difatti, è stato lanciato il nuovo Master in Fashion & Luxury Brand Management for Hospitality: un percorso che risponde alla richiesta crescente di professionisti capaci di interpretare il lusso come una narrazione totale orientata al lifestyle.
Una scelta naturale per una scuola che già conta Alumni di altissimo livello. Uno su tutti: Fabio Peloia, laureato nel corso di Laurea Triennale in Fashion Management & Brand Strategies nel 2009, oggi Director of Global Sales, Marketing and Distribution dei prestigiosi hotel e resort Bvlgari. Un ruolo che racconta, meglio di qualsiasi teoria, quanto moda, ospitalità e lusso siano ormai unico grande ecosistema. Un luogo dove creatività, visione internazionale e cultura del brand diventano gli strumenti più potenti.
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