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Il linguaggio del filo: la maglia grande protagonista della moda
Il linguaggio del filo: la maglia grande protagonista della moda

I grandi magazine di moda, da Vogue a Harper’s Bazaar, lo hanno incoronato capo dell’anno: il cardigan è stato protagonista assoluto sulle passerelle di tutti i principali designer. La sua forza? È estremamente versatile e funzionale, capace di adattarsi con naturalezza sia a look casual che a outfit più eleganti e formali. Basta scegliere la variante che meglio si integra al proprio stile: in lana grigia secondo Miu Miu, con motivi jacquard nella collezione firmata da Pharrell Williams e Nigo per Louis Vuitton, in rosa delicato come proposto da Chloé o in versione sovrapposta e grintosa secondo Acne Studios. Qualunque sia l’interpretazione, il cardigan in maglia si conferma un essenziale contemporaneo. E, soprattutto, segna il ritorno della maglieria al centro della scena fashion: non più relegata al passato, ma sempre più protagonista di una moda in continua evoluzione.
La maglia risponde perfettamente allo stile di vita attuale: comoda, moderna, fluida ed elegante. Non a caso, sempre più stilisti ne riconoscono il valore, contribuendo a ridefinirne l’identità. Da Missoni a Vivienne Westwood, da Sonia Rykiel a Hermès il knitwear affascina i grandi della moda. Ed è un settore in continua evoluzione tecnica e pieno di creatività, che richiede competenze altamente specializzate e formazioni specifiche.
Istituto Marangoni Milano proporrà da settembre 2025 un Master in Fashion Design for Knitwear Innovation che darà gli opportuni approfondimenti sulle tecniche di produzione, i materiali e le tecnologie digitali applicate al design di maglieria. Gli studenti esploreranno sia l’approccio artigianale che quello industriale, sperimentando macchine e software di progettazione usati dai grandi brand, per acquisire competenze tecniche molto richieste nel settore moda e lusso. E che proiettano il knitwear in una dimensione futurista.
Oltre ai grandi couturier, anche le più celebri top-model hanno infatti ceduto al fascino della maglia. Gigi Hadid ha lanciato nel 2022 la propria marca Guest in Residence: joggers, felpe con cappuccio, abiti, berretti, sciarpe e calzini in stile relax, spesso unisex e tutti realizzati al 100% in cashmere. « A knitwear designed to last years » lo definisce la founder. La capacità della maglia di attraversare le epoche mantenendo intatta la sua allure è uno degli elementi che la rende così vicina alla sfera del lusso. Grazie al Put Together, Missoni ha fatto della maglia una « signature » forte e dal valore timeless. E Sonia Rykiel negli ani 60 rivoluziono’ le silhouette delle parigine proponendo pull di maglia aderenti e sexy. Questi maglioncini morbidi furono adottati da Audrey Hepburn, Sylvie Vartan, Françoise Hardy…e dalle donne di tutto il mondo.
Ma chi dice maglia dice anche sostenibilità. I filati sono oggi naturali, ecosostenibili, biologici, risultato di pratiche che rispettano l’ambiente e ne preservano la ricchezza rispettando il benessere animale. E proiettano la moda in una dimensione etica e generosa imprescindibile per continuare a pensare le collezioni del domani.
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