Pitti Uomo 2022 e i protagonisti del lifestyle del futuro
Pitti Uomo 2022 e i protagonisti del lifestyle del futuro
Oltre 640 brand e un'intera community di addetti ai lavori si sono ritrovati in un clima di ritrovata serenità, dove il tema principale 'Pitti Island' ha interpretato al meglio il desiderio di incontrarsi e scambiarsi idee e suggestioni, in una cornice di grande apertura creativa.
L'inizio di una nuova era
Il format delle fiere è senza dubbio un concetto da rivedere e rivalutare: tuttavia il management di Pitti Uomo ha saputo interpretare le tendenze e le nuove necessità di business con una visione innovativa, in grado di sviluppare spazi espositivi funzionali e una formula coerente di comunicazione. La Fortezza da Basso e la città - anche grazie a eventi di richiamo dal successo evidente - sono tornate ad essere un vivace crogiolo di voci, volti, ispirazioni che sono mancate in questi ultimi due anni.
'Pitti Island' è il tema guida che abbiamo ammirato lo scorso giugno. L'idea di una terra socievole e aperta, sensibile alle idee è la metafora perfetta per questa edizione, curata dal creative director Angelo Figus e dai Narente, Lucio Aru e Franco Erre, a cui è stata affidata tutta la parte visual. Anche gli allestimenti hanno seguito lo stesso fil rouge, sotto la guida sapiente dell'architetto Alessandro Moradei.
La Fortezza da Basso torna al suo splendore
Brand emergenti e nomi dalla storia decennale si sono ritrovati sotto l'egida affascinante della Fortezza da Basso, sapientemente organizzati e distribuiti i quattro sezioni:
- Fantastic Classic
- Futuro Maschile
- Dynamic Attitude
- Superstyling
oltre al progetto S|Sustainable style che sempre più si integra nel percorso espositivo.
Guest of honour e progetti speciali
Ospite d'onore della 102a edizione è il brand Ann Demeulemeester, protagonista di un progetto speciale messo in scena alla Stazione Leopolda e curato dalla stessa designer fiamminga. Già parte del gruppo dei mitologici Antwerp Six (con lei Dries Van Noten, Marina Yee, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs, Walter Van Beirendonck), ha impresso un segno indelebile sulla moda degli anni '80. Oggi il brand è di proprietà di Claudio Antonioli, che ne sta curando un rilancio internazionale definito da nuove collezioni e dal rifacimento della boutique ammiraglia di Anversa.
Secondo protagonista di questa edizione è Wales Bonner, designer di origini anglo-giamaicane, che ha messo in scena una sfilata evento con la sua nuova collezione Spring-Summer 2023.
Accanto ai due principali guest of honor, sono stati presentati nuovi brand di ricerca, come Soulland, brand danese guidato da Silas Oda Adler e protagonista di una seconda sfilata evento. Dedicato a un futuro socialmente giusto e responsabile dal punto di vista ambientale, ha una visione aperta e trasparente del business e delle collaborazioni.
Ultima citazione necessaria è quella dello Special Project di Giulio Sapio, che ha portato il suo guardaroba genderfluid a pochi metri dalla Fortezza, in un luogo simbolico e importante sia per Pitti che per Firenze.
Pitti Immagine Uomo e la sostenibilità: il progetto S|Style
Quinta edizione dedicata alla sostenibilità, quello di S|Style è un progetto espositivo curato dalla fashion journalist Giorgia Cantarini. Uno scouting attento di realtà giovani e designer impegnati, che creano e producono seguendo i criteri di eco-responsabilità. Il focus è stato incentrato sullo slow fashion, sulla valorizzazione del lavoro artigianale come approccio responsabile. Quindi nuova attenzione alle tecniche manuali, all’utilizzo di filati scartati o tessuti deadstock. L’idea è che i designer del futuro utilizzino ciò che già esiste, affrontando in maniera concreta e creativa il concetto di circolarità.
Presenze in crescita e nuovo dinamismo
L'energia del salone e della sua vivace community ha invaso per quattro giorni la città. Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine ha confermato la presenza di quasi 700 collezioni e di oltre 10.600 buyers, di cui circa il 40% da paesi stranieri, con circa 16.000 visitatori complessivi.
Una bellissima edizione anche dal punto di vista della copertura mediatica, con quasi 1.000 tra giornalisti, operatori media e influencers arrivati a Firenze per raccontare Pitti Uomo. Anche attraverso i social: nei giorni del salone l’account @pittiuomo_official ha raggiunto 1,3 milioni di utenti e superato i 100.000 follower.
Pitti, Firenze e la scuola di moda & arte
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